Il più recente rapporto sull’impatto economico del World Travel & Tourism Council (WTTC) ha rilevato che l’industria turistica in Italia potrebbe raggiungere quasi i livelli pre-pandemia entro il 2023, con una differenza stimata del 0,3% rispetto al 2019.
L’industria turistica e viaggi in Italia potrebbe contribuire 194 miliardi di euro al PIL del paese l’anno prossimo, con un rapido aumento dell’occupazione per soddisfare le esigenze in rapida crescita, allineandosi ai livelli di occupazione pre-pandemia.
Il rapporto ha anche previsto che l’industria crescerà una media del 2,5% all’anno nei prossimi dieci anni, creando più di 53.000 nuovi posti di lavoro ogni anno.
La crescita del 2,5% nel turismo e nei viaggi supera di gran lunga la crescita media complessiva dell’economia italiana, attualmente allo 0,5%.
Quest’anno, il PIL dell’industria è previsto in crescita del 8,7%, rappresentando poco meno del 10% del PIL totale del paese per l’anno. Si prevede anche che l’occupazione crescerà del 2% quest’anno, occupando quasi 2,7 milioni di persone.
Per confronto, nel 2019 il contributo dell’industria al PIL del paese era del 10,6%. Nello stesso periodo, quasi 2,9 milioni di italiani erano impiegati nell’industria turistica, considerata ora l’apice dell’industria del paese prima della pandemia.
Il rapporto ha segnalato che la ripresa del turismo e dei viaggi in Italia è stata rallentata in parte dalla variante Omicron a fine 2021.
Ciò che potrebbe accelerare la ripresa del paese è l’altamente attesa esplosione dei viaggi estivi in Europa.
In questa fase tutte le strutture ricettive in Italia si stanno preparando, tra cui il family hotel di RiccioneConsuelo, il family hotel di Riccione sul mare Happy Family e l’hotel in centro a Napoli Palazzo Turchini.