- I dati relativi al settore del web marketing e seo, resi noti dall’Osservatorio FCP-Assointernet, sono coerenti con le previsioni. Gli investimenti nella pubblicità telematica infatti, dopo un iniziale crescita abnorme che aveva fatto registrare nel solo periodo gennaio-luglio 2012 cifre da capogiro, ha subito un cauto rallentamento. Dopo un più 11,2% rispetto allo stesso periodo del 2011, infatti, gli investimenti sono calati con una percentuale del meno 8,4%.
Non solo ma, secondo le stime, mentre la percentuale totale egli investimenti in pubblicità è destinata a collassare, al contrario, la singola voce di advertising on line dovrebbe crescere ancora del +10%, spostandosi drasticamente gli investimenti dalla tv a internet.
Sembra che il boom del web marketing e delle campagne video sia destinato quindi a durare a lungo.
Più di 276 milioni di euro sono stati investiti dalle aziende in tutto il mondo in e-advertising , circa 26 milioni in più rispetto all’anno precedente. I settori maggiormente coinvolti appartengono a tre fonti specifiche di investimenti pubblicitari : i display, le performance e le classified/directories.
Cifre, queste , che non trovano paragoni in altri settori economici, ma cifre che saranno giudicate ancora più considerevoli se ci si sofferma a riflettere sul fatto che non rispecchiano l’intero settore. Mancano ancora infatti i dati economici relativi alla voce di search marketing. E non si tratta di una voce ininfluente, visto che nel 2010 e nel 2011 solo questa forma di marketing, conteneva i fatturati della metà di tutto il settore degli investimenti dell’adversiting online.
Questo dato poi assume ancora più importanza se lo si mette a confronto con il trend evolutivo decrescente che si registra nel mercato pubblicitario degli altri media. Fa riflettere il fatto che,da cinque anni a questa parte, gli investimenti delle aziende nella pubblicità sui giornali è calata del 27,7%, in televisione dell’11,7%. Il web, invece ha registrato un aumento del 46,1%.
Quindi è ormai chiaro che Internet è stato eletto a gran voce il mezzo pubblicitario per antonomasia. Almeno dell’anno 2012. Le previsioni infatti sono orientate in tutt’altro senso, verso una sempre più blanda crescita della pubblicità telematica e una sua definitiva stabilizzazione nell’anno 2015.
D’altronde che Internet moltiplichi e favorisca, nel periodo attuale, le vendite internazionali è un dato certo. Le imprese che si affidano al web marketing per promuovere i loro contenuti ottengono un ritorno economico pari in media al 14,7% in più del fatturato globale, con vendite in tutto il mondo. Al contrario le imprese che utilizzano poco la web adversiting aumentano solo del 4,1% il loro fatturato all’estero.
Ecco le attuali percentuali delle imprese europee che si servono di web marketing in modo massiccio : Olanda: 68%, Svezia: 66%, Regno Unito: 61%, Germania: 57%, Francia: 50%, Spagna: 28%,Italia: 20%.
Come è comprensibile , si tratta di dati destinati a crescere ancora.